Amici della fotografia, mettetevi comodi e preparatevi a fare un tuffo nel passato, quando i droni non erano nemmeno un’idea futuristica e i nostri amici alati, i piccioni, regnavano incontrastati nei cieli come pionieri della fotografia aerea!
Tutto iniziò nei primi anni del XX secolo grazie all’inventiva di Julius Neubronner, un farmacista tedesco con una passione per la fotografia. Ebbene sì, questo brillante signore decise che non era abbastanza complicato mescolare pozioni e medicinali; aveva bisogno di qualcosa di più… volante! Così, nel 1908, Julius brevettò un sistema che avrebbe fatto volare le sue idee letteralmente: una macchina fotografica attaccata ai piccioni viaggiatori. Sì, avete capito bene, piccioni con macchine fotografiche legate al petto, pronti a scattare foto dall’alto.
Neubronner utilizzava una fotocamera panoramica Doppel-Sport, con timer ritardato pneumaticamente, un otturatore sul piano focale ed una lente oscillante con rotazione di 180.
Grazie a questo geniale sistema, le fotografie scattate offrivano una prospettiva completamente nuova, un’anticipazione di ciò che oggi otteniamo con i droni. Purtroppo per i nostri piumati amici, la loro carriera di fotografi fu breve, ma segnarono un punto di svolta nella storia della fotografia aerea.

I piccioni vennero anche impiegati durante la prima guerra mondiale per effettuare delle riprese aeree oltre le linee nemiche. Riuscivano a volare bassi e non erano disturbati dalle esplosioni delle bombe.

«Piccioni viaggiatori scattano fotografie aeree con una nuova macchina fotografica.
Tratto da un giornale dell’epoca
Non è più necessario inviare aerei oltre le linee nemiche per scattare fotografie raffiguranti le operazioni delle truppe – i piccioni viaggiatori sono stati assunti per questo compito pericoloso.»

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