Ultimamente ho ricevuto numerose richieste di corsi di fotografia.

Bene, dico io.

Il digitale ha avvicinato numerose persone a questa disciplina.

DSLR, mirrorless, compatte e soprattutto smarphone sono oggi alla portata di tutti.

Ma cosa serve per fare una buona fotografia?

Il mezzo non è sufficiente, questo è evidente.

La domanda più frequente è: ” Ma come hai realizzato questo scatto?”, “… perchè a me non viene così?!?!”.

La risposta è complessa e a tal proposito vorrei riportarvi un estratto dal libro di Bryan Peterson, “Corso avanzato di fotografia” :

“Se mi soffermo a ripercorrere la mia vita ricordo con emozione il gran giorno in cui acquistai la mia prima fotocamera 35 mm. Avevo risparmiato come una formica per comprare quella Nikkor-mat con il suo obiettivo da 50mm e in un caldo giorno di giugno varcai la soglia del negozio e misi sul bancone 200 dollari. Dopo, per strada, caricata la pellicola, iniziai a puntare l’apparecchio a destra e a manca. Mi suonavano ancora nelle orecchie le parole del negoziante: “Prima di scattare basta che controlli che l’ago nel mirino si trovi tra il più ed il meno.” Passarono settimane e mesi e io mi trovavo a trascorrere ogni istante libero a pensare e a esplorare il mio nuovo hobby. Appena staccavo dal lavoro correvo in libreria per cercare di spremere da ogni nuovo libro fotografico tutte le informazioni possibili. Man mano che leggevo di diaframmi, tempi di scatto, pellicole, obiettivi, regole compositive, filtri ed effetti speciali prendevo nota di tutte le molte idee che mi venivano in mente. Ben presto, guardando le immagini di questi libri, nonché quelle di un numero enorme di riviste del settore, fui in grado di stimare “in teoria”, quale diaframma, tempo di scatto e obiettivo erano stati usati per scattarle. Stavo diventando esperto delle fotografie degli altri, ma non delle mie. Il risultato fu di iniziare a capire cosa fosse la fotografia e quale la tecnica più adatta a registrare ciò che i miei occhi vedevano. Man mano comprendevo che una macchina fotografica non è altro che una scatola a tenuta di luce, con un obiettivo da una parte e del materiale sensibile dall’altra.Detto facile facile, la luce entra attraverso un buco nell’obiettivo (il diaframma) e dopo un certo periodo (il tempo di scatto) un’immagine rimane impressionata (pellicola/sensore).”

Quindi: tecnica e cultura fotografica.

La cultura fotografica è fondamentale perché ci aiuta e stimola a trovare nuove idee ed a sviluppare una nostra coscienza “fotografica”.