Jack Bradley, il fotografo di Louis Armstrong

E’ morto il 21 di marzo 2021 il fotografo Jack Bradley, all’età di 87 anni.

Bradley sicuramente non è uno dei fotografi più conosciuti e noti nel mondo della fotografia internazionale ma ha avuto un ruolo importante per aver accompagnato la vita artistica (e non solo) del mito indiscusso della musica jazz: Louis Armstrong.

I due si incontrarono per la prima volta nel 1959 e dal quel momento furono inseparabili fino alla morte di Armstrong, avvenuta nel 1971, a causa di un infarto.

Bradley non fu soltanto il fotografo personale di Louis Armstrong ma anche un suo grande amico.

Armstrong chiamava spesso Bradley “il mio figlio bianco”.

Un altro merito di Jack fu quello di aver raccolto una quantità pazzesca di cimeli (poster, foto, spartiti, vestiti, riviste, ritagli di giornale, libri, registrazioni audio, manufatti ecc..) al punto da formare una vera e propria collezione che venne successivamente acquistata dal Louis Armstrong House Museum di New York.

In questa raccolta troviamo addirittura una ricevuta di acquisto di 90 fazzoletti che Armstrong era solito utilizzare durante i concerti per tergersi il sudore dalla fronte.

Bradley iniziò a scattare foto di Armstrong in un suo concerto avvenuto nel 1956 a Boston con una kodak Brownie.

Jack Bradley è stato descritto da tutti come una persona estremamente generosa e ricca di umorismo.

“Louis è il mio grande guru e idolo”, ha detto. “Sento che tutto ciò che è fantastico nella musica proviene da Pops. Per me il jazz è due parole: Louis Armstrong.


Marco e Domenico, fotografi, appassionati divulgatori, hanno deciso di condividere con voi le loro frequenti chiacchierate e straparlare in modo leggero di fotografia in un podcast.
Per inviare un messaggio vocale clicca qui!

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *