Douglas Kirkland

Si è spento nella sua casa di Los Angeles il celebre fotografo canadese Douglas Kirkland, all’età di 88 anni.

“Quando avevo 24 anni quello che mi ha fatto davvero commuovere è stato entrare nello staff della rivista Look; è stato un ottimo posto per crescere e per conoscere la fotografia e la vita. Sono stato a Look per 11 anni. Per gran parte di quel tempo sono stato sotto contratto ma potevo lavorare anche per altre pubblicazioni, tranne la rivista Life. Nei primi anni settanta sono passato poi a Life…. All’inizio erano Marilyn Monroe, Marlene Dietrich, Coco Chanel. Il mondo era per me aperto e questi erano i giorni emozionanti del foto-giornalismo dove se rappresentavi Life o Look le porte erano aperte……Dopo che Life ha cessato l’attività è stato per me un grande shock. Alla fine ho continuato a fotografare celebrità, ma mi sono interessato anche a varie aree della scienza. Sono stato coinvolto con il programma spaziale statunitense, con l’astronomia, ogni genere di cose. La fotografia offre tante possibilità ed questo è molto eccitante. Poi all’inizio degli anni 90 il mondo è cambiato enormemente per quando quando sono stato introdotto a Photoshop ed al mondo dei personal computer. Faccio molte immagini digitali. E’ la camera oscura di oggi, l’area creativa che i fotografi hanno a loro disposizione.”

(tratto da un’intervista http://www.photoworkshop.com/)

Durante la sua carriera Kirkland ha fotografato centinaia di personaggi famosi ed ha lavorato sul set di oltre 100 film tra cui Titanic, Moulin Rouge, Australia, The great Gatsby.

“E’ interessante come ho iniziato a fotografare le celebrità. E’ accaduto quasi per caso. Stavo partecipando ad un servizio di moda per la rivista Look in California e la redazione mi ha chiesto di vedere Elizabeth Taylor insieme ad un giornalista che la stava intervistando a Las Vegas. Avevano detto : “Niente foto!”. Alla fine dell’intervista l’ho guardata negli occhi e le ho detto:” Elizabeth sono agli inizi della mia carriera, riesci ad immaginare cosa significherebbe per me se mi dessi un’opportunità?”. Ci pensò per un momento e mi disse: “Vieni domani sera alle 20.30″. Quelle immagini girarono in tutto il mondo.”

Celebri le sue fotografie di Marilyn Monroe poi raccolte nel libro “Una notte con Marilyn”.

Così racconta la sua esperienza con l’attrice Marilyn Monroe: “Ci incontrammo 3 volte. Ho conosciuto 3 Monroe. La prima era una ragazza spensierata, che mi ricevette in un appartamento segreto. Una single bed room che aveva affittato di nascosto e dove si rintanava per sfuggire ai fans. Ci accordammo lì per il servizio e le dissi che pensavo di riprenderla tra le lenzuola. Rideva curiosa e giocava con me. La seconda volta fu nello studio affittato di notte perché, disse, quando diventa buoi a Los Angeles, si sente il vento caldo di Sant’ Ana e lavoriamo meglio. Arrivò ed era ancora la giovane donna del giorno prima. Poi la terza volta conobbi la donna dalla multi personalità sfuggente, segnata forse anche dalla malattia, ereditata dalla madre di mente labile. Con occhiali scuri, fu fredda nello scartare le fotografie in cui non si voleva riconoscere. La sua angoscia segnava il viso. Piano piano si sciolse nel guardare il lavoro svolto. Compresi in quel terzo incontro che la felicità per Marilyn aveva un sorriso ormai stanco perché forse aveva capito che non ce la faceva più a cambiare la sua vita.”

Nel suo libro “A life in pictures”, pubblicato nel 2013, c’è una raccolta di alcune delle più celebri immagini scattate nei suoi oltre 50 anni di carriera.


Marco e Domenico, fotografi, appassionati divulgatori, hanno deciso di condividere con voi le loro frequenti chiacchierate e straparlare in modo leggero di fotografia in un podcast.
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