Il Colore

Conoscere il colore è molto importante in fotografia, anche quando scegliamo come modo di espressione il bianco e nero.

Questo perché quando scattiamo in digitale il nostro sensore cattura sempre immagini a colori che poi noi eventualmente convertiamo in bianco e nero attraverso l’uso dei software di fotoritocco.

Ogni grigio occuperà lo spazio di un colore; per questo motivo, agendo, ad esempio in Lightroom, nel pannello miscela bianco e nero, andremo a modificare la luminosità dei toni di grigio che sostituiscono un determinato colore.

Come ben sappiamo la fotografia è stata per molti anni quasi esclusivamente in bianco e nero anche se ufficialmente la prima fotografia a colori risale al 1861, grazie ad un metodo elaborato da James Clerk Maxwell.

James Clerk Maxwell

Nel 1932 viene realizzato il primo rullino 35 mm a colori e sapete chi fu il primo a realizzarlo? Agfa.

Durante la seconda guerra mondiale Agfa (tedesca) venne superata dall’americana Kodak che migliorò anche la qualità delle pellicole e dei processi di sviluppo.

Fino agli anni 50/60 comunque la fotografia artistica, la “vera” fotografia, era esclusivamente in bianco e nero mentre il colore era principalmente riservato alla fotografia commerciale e pubblicitaria.

Tra i primi grandi fotografi ad utilizzare il colore e ad elevarne, diciamo così, lo status ci furono William Eggleston, Hernst Haas e Joel Meyerowitz.

Perché vediamo i colori? Dobbiamo ringraziare la luce che si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni onda corrisponde un colore.

Queste onde colpiscono gli oggetti che grazie alla loro composizione molecolare assorbono e poi riflettono le onde dello spettro luminoso; per cui un oggetto ci appare verde in quanto questo assorbirà tutti i colori tranne il verde che viene re-inviato ai nostri occhi.

Il nostro occhio percepisce solo una porzione dello spettro compreso tra il rosso ed il violetto.

I recettori presenti all’interno dei nostri occhi sono sensibili principalmente al rosso, al verde ed al blu, RGB (red, green, blu).

Secondo la teoria tricromatica di Young-Helmoltz ogni colore nasce dalla mescolanza delle radiazioni dei tre colori primari: rosso (magenta), giallo e blu (ciano).

Sommando i colori primari otteniamo quelli secondari che sono arancione, verde e viola.

Mischiando un colore secondario con uno primario otteniamo un colore terziario come possiamo vedere dall’immagine qui sotto definita cerchio cromatico di Itten.

L’oggetto che riflette tutte le onde luminose appare bianco (bianco = somma di tutti i colori); l’oggetto che assorbe tutte le onde, senza restituirle ai nostri occhi, viene visto come nero (nero = assenza di colori).

Ogni colore è caratterizzato da 3 variabili che a noi fotografi e “smanettoni” in fase di post-produzione interessano molto, e sono: Tonalità, saturazione e luminosità.

La tonalità rappresenta un colore “puro” cioè una sola lunghezza d’onda dello spettro ottico della luce che potremmo esemplificare dicendo che corrisponde ad un colore puro senza aggiunta di bianco o di nero.

La luminosità (o valore o brillanza) indica la quantità di bianco o di nero presente nel colore percepito. È anche definita la quantità di luce proveniente da un oggetto.

La saturazione (purezza) rappresenta l’intensità di una specifica tonalità. È la sensazione visiva che ci fa percepire una tonalità pallida o ricca, forte o debole.

Quindi i colori che noi vediamo sono quelli che in realtà vengono “rifiutati” dagli oggetti esposti alla luce.

Ogni colore rifiutato ha anche una temperatura, spesso descritta come “fredda” o “calda”.

La temperatura del colore viene misurata da quella che viene chiamata scala Kelvin. In un dato giorno, la temperatura di colore della luce che cade sul nostro mondo viene misurata in gradi Kelvin (K), da circa 2.000 K a 11.000 K. Una temperatura di colore compresa tra 7.000 e 11.000 K viene considerata “fredda” (tonalità più blu rientrerebbe in questo intervallo), una temperatura di colore compresa tra 2.000 e 4.000 K è considerata “calda” (i rossi rientrerebbero in questo intervallo) e una temperatura di colore compresa tra 4.000 e 7.000 K è considerata “luce diurna” (o la combinazione di rosso e blu).

La luce fredda si trova nei giorni nuvolosi, piovosi, nebbiosi o nevosi o in zone di ombra aperta nei giorni di sole. La luce calda si trova nei giorni di sole, iniziando un po ‘prima dell’alba e durando per circa due ore, per poi ricominciare circa due ore prima del tramonto e durando per altri venti o trenta minuti dopo il tramonto del sole. La luce più calda è più evidente al mattino e nel tardo pomeriggio perché è quando il sole è più lontano dalla Terra. I raggi di luce rossa e arancione più caldi hanno spettri visibili molto più lunghi, e sono in grado di raggiungere la Terra in quantità maggiori rispetto al blu e al verde.

Un altro aspetto importante da analizzare è quello dei colori complementari. Ma prima andiamo a vedere cos’è la ruota dei colori: questa rappresenta la base della teoria dei colori, perché mostra la relazione tra di essi.

I colori si definiscono complementari quando si trovano ai lati opposti del cerchio dei colori. Questa combinazione offre un contrasto elevato e una combinazione di colori ad alto impatto: insieme, questi colori appariranno più luminosi e prominenti.

I colori analoghi sono gruppi di tre colori uno accanto all’altro sulla ruota dei colori, come rosso, rosso-arancio e arancio.

A questo punto arriva il momento della “dritta”. Andate su questo sito di adobe e vi comparirà la famosa ruota dei colori dove potremo divertirci ad esplorare tutte le combinazioni di colore possibili.

Ultima, ma non meno importante, è la considerazione del colore associata agli stati d’animo.

Quando si dice “oggi sono di umore nero” oppure “sto trascorrendo una vita grigia” od ancora “ieri sono andato in bianco”; alcune tonalità evocano sentimenti positivi, altre negativi ed altre ancora neutri.

Sono stati fatti molti studi sull’influenza del colore nei confronti del nostro umore o stato d’animo.

ROSSO: Simbolo di calore, fuoco e rabbia, si tratta di un colore stimolante ed energizzante. Il rosso è il colore del cuore e dell’amore, del dinamismo e della vitalità, della passione e della sensualità, dell’autorità e della fierezza, della forza e della sicurezza, della fiducia nelle proprie forze e capacità.

BLU è il colore del silenzio, della calma e della tranquillità, della tenerezza, della gioia di vivere. È il colore della contemplazione e della spiritualità. Induce alla quiete, alla placida e profonda soddisfazione o adattamento o armonia. L’azzurro è il colore del mare e del cielo. Per i cinesi il blu è il colore dell’immortalità.

ARANCIO: è il colore dell’ottimista ad oltranza, della persona sincera e aperta. Per natura è allegro e vivace, il suo atteggiamento è in genere brillante, positivo ed energico. Il modo di ragionare è semplice, chiaro e lineare, molto coerente, affabile, abitualmente loquace, estroverso e socievole.

GIALLO: è il colore del sole, dell’oro, dell’allegria, della felicità e della fantasia, caldo, gaio, tonico, dinamico, creativo. Rappresenta l’ottimismo, l’intelligenza, la saggezza, la parola, la vivacità, l’estroversione, la leggerezza, la crescita.

VIOLA, che nasce dalla mescolanza di rosso e blu, è il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia, preferito dai bambini, dalle donne incinte e dalle personalità immature. E’ il colore tradizionale della mistica, della spiritualità ma anche della fascinazione erotica.
E’ sinonimo di dignità e nobiltà, intelligenza, prudenza, umiltà e saggezza.

VERDE: è il colore della vegetazione, della natura, della rinascita primaverile e della vita stessa. E’ il colore della natura, specie se associato al blu e al marrone. Il verde significa forza, perseveranza, equilibrio, stabilità, solidità, costanza e perseveranza. E’ il colore della speranza, di chi vuole crescere, affermarsi, comandare. La scelta del verde indica autostima.

Spero di aver chiarito in maniera semplice alcuni concetti che sono molto importanti per aiutarci a capire come funziona il colore e come sfruttare al meglio le possibilità cromatiche che ogni giorno ci si presentano davanti.

Molti fotografi ed artisti hanno sapientemente sfruttato queste teorie al fine di produrre immagini capaci di catturare la nostra attenzione utilizzando i colori.

Franco Fontana è un fotografo italiano noto per il suo lavoro a colori. Nato nel 1933, Fontana ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 ed ha presto sviluppato uno stile unico, con una particolare attenzione a forme geometriche e composizioni astratte. Ha fotografato molte città italiane, ma anche molte altre parti del mondo, creando immagini che esplorano la relazione tra la natura e l’architettura.

Fontana è stato un pioniere della fotografia a colori in Italia e ha influenzato molte generazioni di fotografi.


Marco e Domenico, fotografi, appassionati divulgatori, hanno deciso di condividere con voi le loro frequenti chiacchierate e straparlare in modo leggero di fotografia in un podcast.
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